L’associazione Sport Dream and Power è stata fondata da Linda Politi,Mary Del Prete e Mirko Giaconi a gennaio 2015 e si prefigge di portare a quante più persone possibile la conoscenza delle tecniche e della filosofia del Judo.

Linda, presidentessa, e Mirko, tesoriere, sono ragazzi molto giovani e avrebbero forse potuto semplicemente accontentarsi di essere allenati da qualche maestro e fare le loro gare.

Invece hanno fatto nascere un progetto importante sia per chi vi partecipa attivamente, sia per chi può usufruirne come i piccoli allievi della scuola elementare di Ardea di via Varese.

Linda, che significa Sport dream & power?

Bella domanda! Questo nome racchiude mille significati: prima di tutto il potere dei sogni e il mio sogno che è il judo, lo sport che pratico, dopo tanti anni diventi una filosofia di vita.

Questo è il più lampante dei significati che questo nome ha.

Poi andando a vedere più in profondità il significato di questo nome riporta un sogno divenuto realtà, un progetto in cui io e i miei soci abbiamo creduto fin dall’inizio.

Rappresenta la nascita di una collaborazione al fine di fare e far fare lo sport che io Davide e Mirko pratichiamo: il judo. Se credi nei tuoi sogni dagli il potere di realizzarsi.

Mirko, quali ostacoli avete superato?

Di ostacoli veri quando fai le cose con il cuore non ne trovi, abbiamo avuto piccole difficoltà che con la collaborazione e l’organizzazione siamo riusciti a superare. Avere un Maestro che crede in noi e sopratutto ci lascia il posto da protagonisti non è fortuna da poco.

Abbiamo al nostro fianco una guida che ci accompagna anche nei momenti più difficili.

Ragazzi, siete diventati allenatori da poco, che emozione si prova?

Linda: Aver raggiunto la qualifica di ‘aspiranti allenatori’ per noi è molto importante, perché siamo atleti agonisti e viviamo il tatami tutti i giorni in allenamento o gare, e per noi è un punto di partenza che ci permetterà di arricchire la nostra associazione, potendo allenare i nostri piccoli atleti.

Siete giovanissimi ma i vostri allievi hanno grande rispetto per voi. Cosa rende un allenatore rispettato, oltre l’età?

Linda: La professionalità, la lealtà, e l’amore che un allenatore nutre per il judo sono ingredienti indispensabili: lavorare bene e per il bene degli atleti, non scegliere mai la cosa più facile ma la cosa migliore.

Mirko: questo è un Maestro, diventa un amico, un padre, un insegnante. Si crea un legame indissolubile .

L’associazione è nata a gennaio di quest’anno e tra le persone che hanno dato una mano c’è Alessio:

In che modo hai sostenuto il progetto di Linda, Mary e Mirko?

Ho conosciuto i ragazzi tramite amici in comune: da subito il loro entusiasmo mi ha colpito.

Ho cercato di mettermi a loro disposizione, aiutandoli alla creazione delle tute sociali, e accompagnandoli in alcune trasferte.

Quando hai deciso di aiutarli, oltre l’amicizia, hai visto qualcosa nei loro occhi che ti ha convinto?

Perché non aiutare ad alimentare i sogni?

di Samuela Alessandrini

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